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PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA
CIELI E TERRA NUOVI
1/9
da
€ 1.420
days
8
IL VIAGGIO IN BREVE:
La Terra Santa non è una meta come tutte le altre. Culla di civiltà millenarie, è una terra resa santa dalla vita di Gesù ma anche dalla nascita e dallo sviluppo delle prime comunità cristiane.
E’ un viaggio dell’anima, una terra che conquista con prepotenza il cuore e che, nel rumoreggiare caotico del suq, nel profumo intenso delle spezie, nell’orizzonte infinito del deserto e nei profondi occhi dei popoli che la abitano, racconta una storia fatta di sogni e di desiderio.
Riempie i nostri sensi e abita i nostri sogni fino al ritorno…perché a Gerusalemme si torna, sempre, è una città che graffia, che lascia una traccia di nostalgia che non si quieta fino al viaggio seguente.
Fare un pellegrinaggio con noi significa essere ospitati prioritariamente nelle Case Nove, le strutture di accoglienza create dai Francescani ed ubicate in posizione strategica: in Terra Santa, a pochi passi dalla Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme, di fianco alla Basilica della Natività di Betlemme e di fronte alla Basilica dell’Annunciazione a Nazareth. Grazie alla presenza radicata sul territorio promuoviamo occasioni di incontro con le realtà locali, cristiane e non, e con tutte le organizzazioni che lavorano in questa terra.
Lavorando in stretta collaborazione con i Frati della Custodia di Terra Santa, i pellegrinaggi e viaggi in Terra Santa sono su misura per piccoli e grandi gruppi e per tutte le età, itinerari classici e personalizzati.
ITINERARIO
1° giorno
UN SOGNO CHE DIVENTA REALTÀ – arrivo a in Terra Santa
Finalmente si parte! Dopo circa quattro ore di volo sul Mar Mediterraneo appare nei finestrini la costa di Israele, una lunga distesa di sabbia e alti grattacieli moderni, che ci fanno presagire quali grandi sorprese ci riserverà questa terra. Dopo diversi controlli saliamo sul pullman riservato e ci dirigiamo al nord, verso Nazareth, città nella quale cristiani, musulmani ed ebrei convivono pacificamente.
2° giorno
CON LA GIOIA DEI DISCEPOLI – il Lago di Galilea
Iniziamo dal Lago di Galilea: circondati dalle suggestive alture del Golan e inebriati dal profumo della lussureggiante vegetazione della valle di Genneseret, immergiamo i piedi nel lago e lasciamoci trasportare nella Palestina del I secolo. Entriamo nella storia attraverso la Parola e le pietre: seguiamo il percorso della predicazione di Gesù a Cafarnao, a Tabgha, al Primato di Pietro, a Magdala e al Monte delle Beatitudini e scopriamo, con la stessa gioia dei discepoli, che il vero miracolo non fu solo la guarigione delle malattie del corpo, ma soprattutto di quelle del cuore.
3° giorno
UN VOLTO CHE RISPLENDE COME IL SOLE – Monte Tabor, Nazareth e dintorni
Restiamo nella Galilea del I secolo e cerchiamo di immergerci nella complessità del mondo ai tempi di
Gesù. Ci aiuterà una passeggiata tra le vestigia e i mosaici dell’antica Sefforis (Zippori), città che avrà
fatto sicuramente parte del suo paesaggio familiare; città che si trova per ricchezza e splendore all’opposto del modesto villaggio di Nazareth, ma che non viene mai citata né nell’Antico né nel Nuovo Testamento (forse accolse Maria e i suoi genitori?). A poca distanza dalla perla della Galilea raggiungiamo
le pendici del Monte Tabor e insieme a Gesù, a Pietro, a Giacomo e a Giovanni lo risaliamo, per ritrovare
quel volto che risplendette “come il sole”.
Al termine rientreremo a Nazareth, oggi una grande città trafficata, allora il modesto villaggio teatro dell’infanzia di Gesù dove visiteremo la Basilica dell’Annunciazione.
4°giorno
COME ROMPERE LE CONVENZIONI – passaggio in Samaria
Oggi proviamo a raggiungere Gerusalemme attraverso la Cisgiordania*, guidando tra le colline sassose
della Samaria entriamo in una terra contesa e ferita. A Sebastia – “la sentinella della Samaria” –
passeggeremo tra capitelli abbandonati e antichi resti, ricostruendo con la fantasia l’antica capitale del
Regno di Israele, distrutta dagli Assiri. Storie diverse, recenti e lontane, che si intrecciano, come ci
spiegano i volontari del Mosaic Center, progetto di riqualificazione lavorativa locale, attraverso il
recupero dell’antica arte del mosaico. Ed eccoci finalmente, al cuore della nostra giornata in Samaria:
suoniamo al campanello di padre Giustino, custode della Chiesa Ortodossa di Nablus, e scendiamo
al pozzo di Giacobbe, ossia il pozzo dove l’evangelista Giovanni colloca l’incontro tra Gesù e la
samaritana, entrambi capaci di rompere con le convenzioni ed entrambi, sebbene appartenenti a due
culture differenti ed ostili, capaci di entrare in dialogo. Chiudiamo la giornata a Shilo, dove nel silenzio di
un sito poco frequentato ascolteremo le misteriose vicende dell’arca dell’Alleanza.
Ed eccola infine, Gerusalemme, la città santa per le 3 religioni: ci arriveremo al tramonto del sole quando
i suoi raggi la tingeranno d’ oro e le stelle si accenderanno per la notte.
*se non sarà possibile entrare in Samaria, il programma alternativo prevede la visita di Akko (Acri), del Carmelo e di Cesarea Marittima.
5° giorno
DIO È COLUI DEL QUALE NON SI PUÒ PENSARE NULLA DI PIÙ PICCOLO –
Betlemme e dintorni
Attraversiamo di nuovo un check point, e continuiamo ad esplorare la Palestina. Sprofondiamo a 400 metri sotto il livello del mare per ritrovare, a poca distanza dal Mar Morto, Qasr el Yahud, sulle sponde del
fiume Giordano: luogo dove Giovanni Battista ha battezzato Gesù e dove il popolo entrò nella Terra
Promessa.
Facciamo un balzo indietro nella linea del tempo della vita di Gesù e raggiungiamo l’Herodion*, grande e
lussuoso palazzo di Erode, re crudele e violento, in completa opposizione alla mitezza e alla piccolezza di
Gesù, per il quale non esiste mai un io e un tu, ma sempre e solo un noi..
Partiamo infine per Betlemme: il senso di tutte le cose viste durante la giornata diventerà chiaro nel
momento in cui ci chineremo – facendoci piccoli – per entrare in quella che si rivelerà l’imponente Basilica
della Natività. Guidati dai suoi splendidi mosaici scenderemo di nuovo verso il basso sino a raggiungere
l’umile mangiatoia dove Gesù fu posato ancora in fasce. Incontriamo poi Vincenzo Bellomo, arrivato in
Palestina nel 2006 come volontario e oggi un collaboratore della Custodia Francescana: attraverso le sue parole intuiamo che il cuore di un turismo sostenibile è “accogliere ciascuno come se fosse Gesù in persona”.
* Al posto dell’Herodion è possibile visitare autonomamente Masada, antica fortificazione eretta nel II sec.
a.C. e rinforzata successivamente da Erode il Grande. Tale visita avrà un supplemento e andrà richiesta
almeno 10 giorni prima della partenza telefonando o scrivendo alla nostra Agenzia.
6° giorno
A TAVOLA CON I DODICI – Gerusalemme: quartiere ebraico, Cenacolo e Getzemani
Finalmente conosceremo Gerusalemme, la città celeste in cui ognuno di noi ha sognato di poter
camminare! Ci lasciamo trasportare dal suono alternato delle campane delle chiese e del canto del
muezzin; ci lasciamo inebriare dai profumi del pane, delle spezie e del tè nel suk arabo; ci lasciamo
abbagliare dalla luce accecante di questa città incredibile, culla e centro per ebrei, cristiani e musulmani.
Facciamo nostra la città vecchia visitandone i luoghi fondamentali: la spianata dove sorgeva l’antico
tempio e dove oggi si stagliano le moschee di Al Aqsa e la Cupola della Roccia; il Kothel e il quartiere ebraico abitato dalle comunità della diaspora. Vangelo alla mano, entriamo poi nel cuore del pellegrinaggio, accompagnando Gesù nelle tappe del cammino della Passione: dal Cenacolo sul Monte
Sion al giardino degli ulivi dove si consumò la notte del Getzemani, sperimentando l’agonia del silenzio
di Dio, il sonno dei discepoli e il fallimento delle aspettative, intuendo, tuttavia che proprio nel punto più
basso si dipana il mistero infinito dell’amore di Dio.
7° giorno
QUANDO L’IMPOSSIBILE DIVENTA POSSIBILE – Gerusalemme: Monte degli Ulivi e Santo Sepolcro
Oggi saliamo sul Monte degli Ulivi, che ha ancora molto da raccontare: i suoi ultimi istanti sulla terra
trascorsi presso l’Edicola dell’Ascensione; la grotta dove si raccoglieva in preghiera e insegnava agli
apostoli, detta Pater Noster; e infine la terrazza dalla quale pianse guardando la sua amata Gerusalemme,
il Dominus Flevit. Dopo questa intensa mattinata siamo pronti per vivere il momento più importante del
pellegrinaggio: entrati dalla Porta dei Leoni, dopo aver percorso alcune tappe della “Via Crucis”, arriviamo
al Santo Sepolcro, dove si svela tutto il senso del nostro cammino: il Calvario e la Tomba Vuota che,
nonostante siano luoghi di sofferenza e morte, sono divenuti per milioni di cristiani il punto di partenza
della “buona notizia”, il luogo in cui Gesù ha sconfitto per sempre la morte: “chi vorrà salvare la sua vita
la perderà e chi la perderà… la salverà”.
8° giorno
UN ANNUNCIO CHE METTE IN CAMMINO – ritorno a casa
Prima di risalire sull’aereo e di ritornare alla nostra quotidianità ci prendiamo del tempo per passeggiare
nelle strette strade del suq e per incontrare le diverse anime di questa incredibile città sospesa nel tempo.
Stiamo per ritornare alle nostre case, ma questi giorni insieme ci hanno resi diversi, questa terra parlando
direttamente al nostro cuore, ci ha permesso di arrivare alla consapevolezza che anche quando tutto
sembra perduto è possibile che il mondo risorga e torni a nuova vita. Il dialogo e l’incontro, reclamati da
questa narrazione, ci hanno resi pellegrini per sempre.
Questa è una delle tante proposte disponibili per questa destinazione, abbiamo a disposizione soluzioni con durata più o meno lunga e su richiesta siamo in grado di sviluppare lo stesso itinerario su base individuale modificandolo ed adattandolo alle vostre esigenze.
Non esitate a contattarci.
IN COLLABORAZIONE CON:
FRATESOLE
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